Gli Amministratori, i Sindaci, i Direttori Generali e i Dirigenti di società sono, per legge e ovunque nel mondo, personalmente e solidalmente responsabili, con il patrimonio proprio e del coniuge. Sugli eredi e sugli aventi diritto ricadono le conseguenze patrimoniali del danno, dei danni causati a terzi o alla società riguardo all’attività decisionale svolta per conto della stessa.
L’attivo patrimoniale della società (contrariamente a quanto avviene a favore di impiegati, quadri e dirigenti che non abbiano deleghe speciali da parte del Consiglio d’Amministrazione) non viene messo a disposizione degli Amministratori nel caso in cui gli stessi siano riconosciuti responsabili per danni di natura patrimoniale a seguito di omissioni, errori o negligenze.
Il nuovo diritto societario in vigore dal 1° gennaio 2004 ha fissato competenze e responsabilità ancora più rigide a carico degli Amministratori e dei Sindaci, obblighi di maggiore trasparenza e pubblicità delle informazioni societarie e forme di tutela ancora più forti a favore degli interessi degli azionisti/soci di minoranza e, in generale, degli investitori. La responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci richiama esplicitamente la diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e delle specifiche competenze e non più genericamente la diligenza del mandatario o del buon padre di famiglia.
La responsabilità civile e penale degli Amministratori si può manifestare, a titolo esemplificativo, per esempio attraverso:
- Rischi di insolvenza e liquidazione: stakeholders danneggiati a seguito di procedure concorsuali
- Relazioni con i dipendenti: violazioni di norme relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro, mobbing, discriminazioni, licenziamenti ingiustificati
- Relazione con gli Azionisti e la Società: danni da “malagestio” o da violazioni di leggi, regolamenti o statuto
- Gestione del capitale: offerte pubbliche di titoli, quotazione su mercati regolamentati
- Pubbliche relazioni: rilascio di comunicati stampa o dichiarazioni pubbliche, dichiarazioni che possono generare accuse di diffamazione
- M&A: danni conseguenti a fusioni e acquisizione
- Relazioni commerciali con i Terzi in genere: rapporti con la clientela e con i fornitori, concorrenza sleale, antitrust, marchi e brevetti
- Rispetto delle normative pubbliche: legge e regolamenti nazionali ed internazionali, indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Chi può avanzare richieste di risarcimento:
- società
- soci e azionisti
- società controllate
- amministratori di società
- investitori
- istituzioni
- dipendenti
- fornitori
- clienti
- creditori.
Riferimenti normativi:
- società: 2393-2393 C.C.
- creditori sociali 2394 C.C.
- singoli soci 2476 C.C.
- terzi 2395 C.C.