La normativa riguardante la responsabilità per danno ambientale è regolata principalmente dal D.Lgs 152 nel 2006 e dal recepimento di un’ultima normativa europea con legge del 22 maggio del 2015 n. 68.
Di fatto, quest’ultimo recepimento, introduce nuovi reati e nuove responsabilità Penali in capo ai soggetti responsabili (persone fisiche, rappresentanti legali e giuridici degli Enti), integrando il codice penale di un nuovo Titolo il VI bis dedicato ai “Dei delitti contro l’ambiente”, ed introducendo tra l’altro l’istituto della Confisca.
L’inasprimento della normativa e l’aumento delle richieste di risarcimento per inquinamento o danno ambientale espongono le aziende e i loro manager al grosso rischio di essere chiamati a risponderne penalmente e a provvedere in tempi brevissimi alla bonifica e al ripristino dei siti inquinati a proprie spese.
Sono maggiormente a rischio le imprese cui la normativa ambientale attribuisce una responsabilità oggettiva, ivi comprese, in particolare, quelle che possono operare soltanto a seguito del rilascio di un’apposita autorizzazione ambientale, ma non solo. La normativa prevede esplicitamente che il proprietario dell’area inquinata sia responsabile in solido con l’autore materiale.
Le disposizioni di legge in materia di tutela dell’ambiente attualmente prevedono obblighi molto stringenti per le aziende. L’impresa riconosciuta responsabile di un danno ambientale ha l’obbligo di effettuare attività di bonifica e ripristino che possono comportare vari interventi tecnici della durata di alcuni anni. Le conseguenze economiche possono essere molto rilevanti, tanto da poter diventare un ostacolo serio allo svolgimento regolare dell’attività dell’azienda.
La polizza RC Inquinamento copre i costi per i danni involontariamente cagionati, in conseguenza dell’inquinamento graduale e/o accidentale arrecato all’ambiente nell’esercizio della propria attività.

Le principali polizze assicurative sono: